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Natale Ortodosso Romania – Usi e tradizioni

Natale Ortodosso Romania. Nonostante la religione più praticata in Romania sia quella cristiano-ortodossa, il Paese ha adottato convenzionalmente la stessa data del Natale dell’Europa occidentale, ovvero il 25 dicembre. In Romania, il periodo natalizio vero e proprio dura dal 20 dicembre al 7 gennaio.

Il Natale, festa dell’abbondanza e dell’allegria, cuore delle tradizioni romene. Se sei alla ricerca di un viaggio di questo genere, alla riscoperta dei valori del passato e dei rapporti umani autentici, della gioia del vivere in comunità e ritrovare sé stessi, allora non puoi perderti una delle festività romene più importanti dell’anno: il Natale Ortodosso in Romania
A prescindere dalla sua evidente dimensione religiosa, il Natale Ortodosso in Romania è l’occasione per riaffermare il ruolo della comunità, riunire la famiglia, ristabilire il posto dell’uomo nel mondo, ma anche la sua vicinanza con la divinità. Tutte le festività romene ruotano intorno al mangiare in compagnia – il banchetto. Chi siede a tavola non solo si nutre, ma entra in relazione con i suoi cari, con i membri della comunità, e con Dio. I padroni di casa sono fieri delle loro tavolate e felici di ospitarti. Nelle campagne, la preparazione del cibo da mettere in tavola è altrettanto importante e godibile del cibo stesso. A Natale, essa si concentra sulla carne di maiale. Ti sembra difficile digerire un pasto a base di carne? Tieni presente che tutte le pietanze sono preparate con metodi naturali e con tanto amore. Non esitare, dunque, e onora la tavola dell’ospite che ti invita.
I preparati a base di carne di maiale hanno la stessa denominazione in tutto il paese, ma la ricetta può variare, a seconda delle peculiarità locali e della sapienza della massaia. Assapora il șorici (cotica della pancia del maiale), dal gusto salato e affumicato e dalla consistenza croccante. Non dimenticare la slănina (tocchi di pancetta affumicata o bollita con spezie di prima scelta) e neppure le salsicce fatte in casa, ben essiccate e insaporite all’aglio. E non sembra neppure festa se non assaggi le sarmale ben condite, involtini di carne macinata e condita, avvolti in foglie di verza in salamoia o in foglie di vite.
Se ti sembra che i cibi che ti abbiamo elencato contengano troppe calorie, non temere! Di solito questi cibi vengono accompagnati da verdure multicolori in salamoia e da ţuică, un distillato alcolico a base di frutta, tutte cose fatte in casa e assai adatte ad alleggerire i preparati a base di carne di maiale. E poi, ricorda che, se ti siedi a tavola con un contadino romeno, puoi star certo che tutto quello che ti offre arriva dal suo orto e dalla cucina della padrona di casa, e così non ti godrai soltanto il cibo, ma ti sembrerà di far parte della famiglia!

Natale ortodosso Romania – Curiosità:

L’abitudine romena di conservare la carne dopo averla cucinata a lungo in padella e averla poi ricoperta completamente con lo strutto trasforma il tutto in una pietanza che ricorda le Rillettes francesi. I sassoni di Transilvania, una delle varie etnie stabilitesi in terra romena, conservavano il lardo in spazi comuni, in una delle grandi torri di pietra delle chiese fortezza. Situate ad altezze elevate, protette da spesse mura di pietra e soggette a correnti di aria fredda, le tavole di lardo si mantenevano fresche anche d’estate. Una delle torri portava proprio il nome di “Torre del Lardo”

Natale ortodosso Romania – Colindători:

il coro dei messaggeri della divinità. La preparazione dei cibi per la festa ha termine alla vigilia, quando iniziano le colinde. Secondo la tradizione, gruppi di ragazzi visitano ogni casa del villaggio intonando antichi canti che annunciano la Natività di Nostro Signore.
Non c’è casa che non accolga i colindători, i messaggeri della divinità. Secondo un’antica credenza, è il Signore stesso che, loro tramite, entra nelle case sollevando un bicchiere di vino. Le colinde, inoltre, sono portatrici di fertilità e fortuna per le abitazioni che vengono visitate.
In alcune zone, come i Monti Apuseni, alla Vigilia del Natale i bambini mettono in scena una vera e propria rappresentazione teatrale religiosa. La tradizione, chiamata “la marcia con l’Irod”, racconta, attraverso i personaggi interpretati, la notte in cui è nato Gesù.
In Maramures, le frotte di colindători sono accompagnate da uomini mascherati. Questi rappresentano gli spiriti maligni, la morte o altri personaggi tratti dalle leggende locali. Le maschere sono confezionate in pelle o stoffa e sono abbellite dai maestri artigiani popolari del luogo. L’intenzione è quella di ricordare a tutti che la vita è fuggevole, ma anche di scacciare gli spiriti maligni.
I festeggiamenti per il Natale si uniscono a quelli per l’Anno Nuovo e si succedono uno dopo l’altro fino al 7 gennaio.

Natale ortodosso Romania – Capodanno:

Nella sera di Natale tutti stanno davanti al camino dove brucia la legna. La notte di capodanno tutti stanno sulle vie della campagna o della città. Tutti vogliono vedere “ Plugul “ e i “ Mascati “ che gli aspettano nelle loro case nella notte tra gli anni. I gruppi di Uratori (Cantanti), girano per tutta la notte con delle fruste e delle campanelle, vestiti in costumi tradizionali.
Nella notte di capodanno dobbiamo unirci alla famiglia agli amici per gioire, senza dimenticare i riti e le tradizioni. Oggi incontriamo solo una parte di quelle usanze vecchie di una volta. Il Natale e’ la festa della famiglia e l’Anno Nuovo è la festa della comunità.
Secondo una credenza nel passaggio al nuovo anno i Colindatorii allontanano il male e la negatività dalle loro case. Nelle vecchie credenze, il male era raffigurato dal gelo e dal freddo che lasciavano la foresta secca senza foglie. Tutti questi riti, creati per passare il momento di traguardo, sono infatti un buon momento per eliminare il male dall’uomo.